Qualsiasi investimento effettuato al di fuori dell’Eurozona è soggetto al rischio delle fluttuazioni del tasso di cambio. Pertanto, se investite in mercati esteri con gli ETF, un rafforzamento dell’euro contro la valuta estera può avere un impatto negativo nel vostro portafoglio. E’ presente pertanto un rischio di tasso di cambio.
La buona notizia è che è possibile coprire tali rischi con un’assicurazione, anche per quanto riguarda gli ETF. Un ETF a copertura valutaria è disegnato precisamente per tali casi, ovvero per minimizzare le conseguenze delle fluttuazioni valutarie. Pertanto, in questa maniera potrete serenamente trascurare tutte le fluttuazioni valutarie. Tuttavia, un ETF a copertura valutaria, diminuisce anche il prospetto di maggiori ritorni sull’apprezzamento della valuta estera.
Gli ETF a copertura valutaria: aspetti positivi
Investire all’estero è certamente una buona idea se il mercato dei capitali domestico sembra ridotto rispetto al mercato principale, ovvero gli Stati Uniti. La diversificazione riduce il rischio e vi consente di avere accesso a più fonti di rendimento. Per esempio, desiderate investire nel MSCI World? Almeno il 90% di tale ampio indice è composto da investimenti al di fuori dell’Eurozona.Coprire il relativo rischio valutario in oggetto è particolarmente interessante se il vostro orizzonte di investimento è dal breve al medio periodo, ad esempio se state risparmiando per la pensione o per un investimento che avverrà a breve. Nel breve periodo, siete più suscettibili ai rischi e non potrete compensare per le fluttuazioni come potreste fare con periodi di detenzione maggiori.
Gli ETF a copertura valutaria possono essere utilizzati non soltanto per la copertura valutaria ma anche per esprimere una opinione di mercato sullo sviluppo dei mercati valutari. Ciò avrebbe dato i suoi frutti per esempio nel 2013, quando il Giappone ha messo la propria moneta sotto pressione da una emissione eccessiva di denaro.
ETF sul MSCI Japan con e senza copertura valutaria nel 2013 (01/01/2013 - 01/01/2014)
iShares MSCI Japan UCITS ETF (Dist)
iShares MSCI Japan EUR Hedged UCITS ETF (Acc)
iShares MSCI Japan EUR Hedged UCITS ETF (Acc)
Fonte: Ricerca di justETF
Nel lungo periodo, in ogni caso, il trend potrebbe anche cambiare. E pertanto non si avrebbe alcun vantaggio dal rafforzamento della valuta giapponese.
ETF sul MSCI Japan con e senza copertura valutaria (31/01/2014 - 31/01/2019)
iShares MSCI Japan UCITS ETF (Dist)
iShares MSCI Japan EUR Hedged UCITS ETF (Acc)
iShares MSCI Japan EUR Hedged UCITS ETF (Acc)
Fonte: Ricerca di justETF
ETF a copertura valutaria: Come funzionano?
Gli ETF a copertura valutaria e quelli senza copertura valutaria contengono le medesime azioni con la stessa distribuzione. La differenza importante è che gli ETF a copertura valutaria contengono anche la moneta coperta. Molti ETF con la copertura valutaria utilizzano la copertura per effettuare future transazioni di scambio. Le valute sono scambiate in una data fissa ad un tasso fisso. Ciò viene effettuato giornalmente oppure mensilmente.Il valore della transazione di scambio a termine corrisponde al valore delle attività dell’ETF. L’ETF inoltre riceve compensazione dalla copertura nel caso di perdite valutarie. Allo stesso tempo, ciò implica che non è possibile ottenere guadagni sulla valuta proprio a causa della copertura.
L’evoluzione del tasso di cambio non importa: con un ETF a copertura valutaria, è possibile ottenere approssimativamente il rendimento del mercato azionario locale. Perchè solo approssimativamente? Nessuna copertura è perfetta. Dopo tutto, il posizionamento della copertura è una scommessa che contiene il cosiddetto rischio del timing. Pertanto, la copertura valutaria può essere inaccurata in termini di volume e di timing. D’altra parte, è possibile che il valore dell’asset dell’ETF devia dal valore coperto a causa delle fluttuazioni di mercato e inoltre la data iniziale della copertura valutaria potrebbe non coincidere con la data di acquisto dell’ETF.
Un esempio: la transazione di scambio a termine per finalità di copertura è stata conclusa per 10 milioni di dollari statunitensi. Se il valore dell’azione è cresciuto durante il tempo a 12 milioni di dollari statunitensi, l’investitore non è più coperto completamente. Inoltre, se la transazione di scambio a termine viene conclusa su base mensile, il potenziale per una deviazione è più alto rispetto ad operazioni di copertura giornaliere. Effettuare operazioni di copertura giornaliere, comporta tuttavia costi più elevati.
I costi della copertura valutaria includono, fra le altre cose, il prezzo di comprare e vendere due valute, i costi di transazione e i costi di detenzione. Il costo di detenzione di una valuta - conosciuto anche tecnicamente come il "cost of carry" - è determinato dalla differenza in termini di tasso di interesse fra le due valute. Questi sono positivi se il tasso di interesse dell’euro è superiore rispetto a quello della valuta estera. Nel caso opposto, sono negativi.
La copertura di un ETF richiede anche derivati liquidi e condizioni di trading favorevoli. La copertura è, pertanto, valida esclusivamente per le maggiori valute di riferimento. Gli spread delle valute e dei tassi di interesse dei mercati emergenti sono notevolmente superiori a quelli delle controparti nelle nazioni industrializzate. Pertanto, non sono offerti ETF a copertura valutaria sui mercati emergenti.
I fornitori di ETF possono spesso compensare il beneficio addizionale di copertura valutaria aumentando leggermente i costi di gestione dell'ETF (total cost ratio, TER). Molti costi degli ETF a copertura valutaria sono compresi fra 0.1 e 0.3% all’anno e sono più costosi della versione non coperta. A volte, non sono aggiunti ulteriori costi negli ETF a copertura valutaria.
Gli ETF a copertura valutaria: come trovare il giusto ETF a copertura valutaria
In Europa è possibile investire con ETF a copertura valutaria da più di 8 anni. Ci sono ETF per i maggiori mercati azionari ma anche per le obbligazioni internazionali.ETF a copertura valutaria sono di solito emessi come cosidette classi di azioni di un ETF esistente. In questa maniera, i costi possono essere mantenuti bassi e c’è meno rischio che un ETF possa sparire dal mercato immediatamente. Il volume del fondo potrebbe tuttavia sembrare molto piccolo. Il foglio informativo contiene informazioni sul volume totale del fondo.
Nel tempo, potete utilizzare la differenza fra l’ETF e l’indice corrispondente per determinare quanto correttamente la copertura ha funzionato e quanto è stato il costo sostenuto. Più dati sono disponibili e più accurata sarà l’analisi. Per effettuare il confronto, in ogni caso, è necessario disporre di almeno tre anni di dati disponibili. Se desiderate potete utilizzare la nostra funzionalità di confronto gratuita.
Buono a sapersi: Potete riconoscere gli ETF a copertura valutaria grazie alla parola "hedge" nel nome dell’ETF. E’ anche possibile che vi sia presente un’abbreviazione. Ciò indica la valuta nella quale l’ETF è coperto, per esempio "EUR hedged".
Nella seguente tabella potete trovare una selezione di ETF a copertura valutaria in Euro.
ETF con e senza copertura valutaria in Euro per gli indici selezionati
Indice | Paese/Regione | Numero di ETF | Totale AUM in mln di Euro |
---|---|---|---|
JPX-Nikkei 400 | Giappone | 3 | 223 |
JPX-Nikkei 400 (EUR Hedged) | Giappone | 1 | 57 |
MSCI Japan | Giappone | 10 | 11.006 |
MSCI Japan (EUR Hedged) | Giappone | 5 | 1.416 |
MSCI USA | Stati Uniti | 13 | 28.821 |
MSCI USA (EUR Hedged) | Stati Uniti | 3 | 730 |
MSCI World | Globale | 19 | 165.522 |
MSCI World (EUR Hedged) | Globale | 6 | 6.028 |
Nasdaq 100® | Stati Uniti | 8 | 33.068 |
Nasdaq 100® (EUR Hedged) | Stati Uniti | 4 | 1.646 |
S&P 500® | Stati Uniti | 19 | 260.825 |
S&P 500® (EUR Hedged) | Stati Uniti | 9 | 11.888 |
TOPIX® | Giappone | 2 | 706 |
TOPIX® (EUR Hedged) | Giappone | 2 | 310 |
Fonte: Ricerca di justETF; Al 20/11/24