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ETC sull'Oro: Cosa sono e come utilizzarli nel tuo portafoglio

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Come funzionano, i vantaggi e le strategie per integrarli nel tuo portafoglio per diversificazione e protezione dall'inflazione

ETC sull'Oro: Cosa sono e come utilizzarli nel tuo portafoglio
 
Hai sicuramente sentito dire che l'oro è quell'asset che ti permette di proteggere il tuo capitale dall'inflazione e durante i periodi di crisi, vero?
Bene, in questo articolo vedremo se ciò che si dice sull'oro è vero e come investirci con gli ETF, o meglio, con gli ETC.
Cosa ci si può aspettare da questo articolo

La funzione dell’oro

Sarà per il suo colore o per il ruolo che ha sempre avuto nella storia, ma l'oro, come bene di rifugio durante le fasi di turbolenza economica, ha sempre esercitato un fascino particolare, sia come metallo prezioso sia come strumento finanziario.
Ad ogni modo, l'oro nel corso del 2024 è stato uno degli asset che si è comportato meglio, con una performance del 23%, battendo l'S&P 500 Total Return (che include i dividendi), che è aumentato di circa il 20% nello stesso periodo. (Dati al 14/09/2024)
I fattori che hanno contribuito al forte rialzo dell'oro nell'ultimo anno vanno ricercati in diversi elementi, come la forte domanda di acquisto da parte di diverse banche centrali, in primis quella cinese.
Una debolezza del dollaro—perché sì, come vedremo dopo, l'oro ha una correlazione inversa con il dollaro—e altri fattori. Come al solito, quando un asset sale o scende, sono sempre molti i fattori che entrano in gioco e non c'è mai un singolo motivo che ne condiziona il prezzo.
L'oro ha svariati usi, ma a differenza di altre materie prime come l'argento, il rame o il petrolio, la domanda principale di questo bene non proviene da un uso industriale. Viene invece conservato e acquistato principalmente per il suo ruolo economico e finanziario, su cui ci concentreremo a breve.
Ma prima vogliamo soffermarci sull'oro come investimento in generale e metterlo a confronto con l'investimento in azioni o obbligazioni.

Oro vs. Azioni e Obbligazioni

Investire in oro è molto diverso rispetto all'investimento in azioni o obbligazioni, soprattutto perché l'oro non genera un reddito, come dividendi per le azioni o cedole per le obbligazioni. Questo significa che quando si possiede oro, il guadagno dipende esclusivamente dall'eventuale aumento del suo prezzo.
L'oro non ha quindi un vero e proprio valore sottostante produttivo: non crea beni o servizi e il suo prezzo è basato su fattori esterni come l'inflazione, la domanda e l'offerta. Comprando oro, possiamo dire che in un certo senso stiamo speculando sul fatto che possa apprezzarsi nel tempo, ma non offre flussi di cassa come fanno invece le azioni o le obbligazioni.
D'altra parte, è anche vero che anni e anni di storia hanno dimostrato il valore che questo asset class può avere, ma tenere a mente questo concetto è comunque importante.

Performance storica dell'oro

Parlando di performance, 100 dollari investiti nel 1927 sarebbero diventati oltre 13.000 a novembre 2024.

Prezzo dell'oro dal 1927 al 2024

Prezzo dell'oro dal 1927 al 2024
Fonte: https://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/
Tuttavia, dobbiamo fare due chiare distinzioni quando parliamo del prezzo dell'oro: il periodo prima e dopo il 1971, a causa di un evento chiave: la fine del Gold Standard. Questo cambiamento ha trasformato radicalmente il ruolo dell'oro nell'economia globale.
Fino al 1971, il valore delle valute principali, in particolare il dollaro statunitense, era legato direttamente all'oro. Questo sistema era noto come Gold Standard e significava che le banche centrali potevano convertire le loro riserve di dollari in oro a un prezzo fisso (35 dollari per oncia d'oro).
Gli Stati Uniti erano il fulcro di questo sistema, e la loro moneta, il dollaro, era convertibile in oro per altre nazioni, creando un legame tra il valore della valuta e le riserve auree. Questo sistema vincolava inoltre le politiche monetarie dei paesi, poiché l'emissione di moneta doveva essere supportata dalle riserve auree, limitando la possibilità di stampare denaro in eccesso.
Tuttavia, nel 1971, il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon pose fine alla convertibilità del dollaro in oro, in quello che è conosciuto come il "Nixon Shock". Questo segnò la fine del Gold Standard e l'inizio di un sistema di valute fiat, in cui le valute non sono più sostenute da riserve auree ma sono basate solo sulla fiducia nel governo che le emette.
Da quel momento, il valore dell'oro non era più legato a un prezzo fisso e cominciò a fluttuare liberamente sui mercati finanziari globali in base alla domanda e all'offerta. L'oro divenne quindi un bene di investimento piuttosto che una base per le valute.
Questo cambiamento lo possiamo notare anche nelle performance dell'oro. Dal 1937 al 1970, i rendimenti annui, tranne alcuni picchi, sono stati attorno allo 0%. Da lì in poi tutto è cambiato.

Andamento annuo dell'oro dal 1937-1970

Andamento annuo dell'oro dal 1937-1970
Fonte: https://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/
Gli anni subito dopo il 1971 sono stati incredibili per l'oro, con un +17% nel 1971, 48% nel '72, 72% nel '73 e 66% nel '74. Tra il 1970 e il 1980 l'oro ha registrato diversi massimi storici, con un incremento del 1.478%, con un rendimento annualizzato pari al 31,77%.

Andamento annuo dell'oro dal 1971-2024

Andamento annuo dell'oro dal 1971-2024
Fonte: https://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/
Non possiamo invece dire lo stesso per il ventennio successivo, dove dal 1981 al 2001 il prezzo dell'oro è sceso da 397 dollari l'oncia a 276 dollari l'oncia.

Prezzo dell'oro dal 1981-2001

Prezzo dell'oro dal 1981-2001
Fonte: https://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/

L'oro come protezione dall'inflazione?

L'oro, quindi, nel corso del tempo ha dimostrato di essere un ottimo "inflation hedge", non tanto nel breve termine—ovvero, se l'inflazione sale, non sempre l'oro è salito contemporaneamente—ma soprattutto nel lungo periodo, come protezione contro l'aumento consistente dei prezzi. L'oro ha quindi mantenuto negli anni un potere d'acquisto stabile, anche se in realtà la sua correlazione più stretta è con i tassi reali.
L'inflazione di per sé non è l'unico fattore che determina il prezzo dell'oro, che ha infatti una correlazione più stretta con i tassi di interesse reali rispetto all'inflazione isolata.
Quando i tassi reali sono bassi o addirittura negativi (cioè quando l'inflazione è superiore ai tassi di interesse nominali), investire in obbligazioni o altri strumenti finanziari che offrono un rendimento fisso diventa meno attraente. Di conseguenza, gli investitori si spostano verso l'oro, che mantiene il valore nel tempo, aumentando così la domanda e il prezzo dell'oro.
Quando i tassi reali sono alti (cioè quando il rendimento delle obbligazioni supera l'inflazione), detenere oro diventa meno conveniente, poiché gli investitori preferiscono strumenti finanziari che offrono un rendimento positivo. In questi casi, il prezzo dell'oro tende a diminuire.

L'oro come copertura valutaria

L'oro svolge anche una funzione importante sul piano valutario. Essendo prezzato in dollari statunitensi, può agire come una sorta di "currency hedge", ovvero di copertura valutaria. Questo significa che l'oro può proteggere il portafoglio dalle fluttuazioni nei tassi di cambio tra il dollaro Usa e altre valute.
Quando il dollaro si deprezza, il prezzo dell'oro tende a salire, poiché diventa più economico per gli investitori stranieri acquistare oro. Al contrario, quando il dollaro si rafforza, il prezzo dell'oro può diminuire.
Ma attenzione: quando investiamo in oro, siamo esposti al rischio di cambio. Se il dollaro perde valore, l'oro potrebbe apprezzarsi ulteriormente. E se un giorno il dollaro dovesse perdere il suo status di moneta di riserva globale? L'oro potrebbe diventare ancora più prezioso.

Andamenti recenti dell'oro

Guardando al passato, notiamo che il prezzo dell'oro è cresciuto significativamente fino al 2012, periodo in cui le banche centrali hanno tagliato i tassi di interesse per stimolare l'economia. Al contrario, ha visto una discesa fino al 2019 durante il decennio d'oro dell'azionario americano e il graduale rialzo dei tassi di quel periodo.
Con l'arrivo della pandemia, l'oro ha ripreso a salire, alimentato dall'incertezza globale e dai nuovi tagli dei tassi a zero. Nei primi mesi del 2022, ha avuto una nuova impennata a causa dell'esplosione dell'inflazione, alimentata anche dall'invasione russa dell'Ucraina.

Prezzo dell'oro dal 2000-2024

Prezzo dell'oro dal 2000-2024
Fonte: https://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/
Tuttavia, questi sono movimenti più di breve periodo. Se andiamo a prendere i rendimenti annui di oro, obbligazionario e azionario (inteso come S&P 500), vediamo che non c'è una costante correlazione per cui quando uno scende l'altro sale.
Tuttavia, in anni come il 2022, in cui sia azioni che obbligazioni erano in calo, l'oro può giocare un ruolo chiave nel migliorare il rapporto tra rischio e rendimento, contribuendo alla stabilità del portafoglio e aiutando a evitare perdite significative. In queste occasione l’oro svolge quindi un ruolo importante nella diversificazione del portafoglio.
Su lunghi periodi temporali, l'oro si è mostrato inoltre molto volatile, come abbiamo visto prima, e se consideriamo il 1970 come periodo di inizio del confronto, non ha mantenuto il passo delle azioni, sottoperformando il comparto azionario, soprattutto considerando la volatilità a cui ci espone.
Tuttavia, considerandolo non singolarmente ma all'interno di un portafoglio composto da diverse asset class, l'oro può comunque avere senso.

Come investire in oro

Dopo aver visto tutti questi dati, viene ora da chiedersi: come possiamo inserire l'oro nel nostro portafoglio in modo efficiente? E soprattutto, quali strumenti possiamo utilizzare?
L'oro possiamo detenerlo principalmente in due forme: come oro fisico oppure investendo tramite fondi, come gli ETC.
Investire in oro fisico
Possedere lingotti d'oro fisicamente ha sicuramente dei pro, ma i contro sono probabilmente maggiori. Innanzitutto, ci sono i costi di stoccaggio e sicurezza: è necessario custodire l'oro in modo sicuro, ad esempio in una cassetta di sicurezza o con sistemi privati, il che comporta spese aggiuntive. Inoltre, c'è sempre il rischio di furto o smarrimento, che richiede ulteriori precauzioni.
La liquidità rappresenta un altro ostacolo: vendere oro fisico non è immediato come con strumenti finanziari come gli ETC. È necessario trovare un acquirente o un rivenditore specializzato, il che potrebbe comportare commissioni e uno spread (differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita), riducendo potenzialmente i guadagni.

Gli ETC sull'oro

Parliamo ora degli ETC, ovvero gli Exchange Traded Commodities. Ma cosa sono esattamente?
Gli ETC sono strumenti finanziari simili agli ETF, ma invece di replicare un indice azionario o obbligazionario, replicano l'andamento di una materia prima, come l'oro. Investire in oro attraverso gli ETC significa acquistare un titolo che segue fedelmente il prezzo dell'oro fisico, senza doverlo detenere fisicamente.
I Benefici degli ETC sull'Oro
  • Liquidità: gli ETC in oro sono comprati e venduti come qualsiasi azione.
  • Economici da detenere: il costo annuale degli ETC sull'oro è compreso tra 0,00% e 0,59%.
  • Facili da negoziare: i premi sugli ETC in oro sono significativamente più bassi rispetto alle monete o ai piccoli lingotti.
  • Trasparenza: molti fornitori di ETC depositati fisicamente forniscono liste disponibili sui propri siti internet dove sono presenti i lingotti d'oro depositati con il relativo numero di registrazione.
  • Convertibili: alcuni fornitori di ETC sull'oro possono anche inviarvi dell'oro a casa, con un costo aggiuntivo naturalmente.
  • Vantaggi fiscali: gli ETC presentano importanti vantaggi fiscali. Rispetto agli ETF, non essendo dei fondi, il trattamento fiscale degli ETC è assimilato a quello dei titoli azionari, dei certificati e degli strumenti derivati. Pertanto, le plusvalenze prodotte dagli ETC sono compensabili con le perdite pregresse.
Tuttavia, va precisato che a differenza degli ETF, qui stiamo acquistando un titolo o certificato che rappresenta una quota di oro. Non si acquista direttamente oro fisico, ma un documento che riflette il suo valore.
Anche se molti emittenti assicurano di detenere il capitale investendo al 100% in oro custodito in caveau. Questo vuol dire che se l'emittente non è in grado di pagare il rendimento specificato, i proventi della vendita del metallo prezioso saranno utilizzati per rimborsare gli investitori.
Esiste quindi un rischio di controparte legato all'emittente, anche se mitigato dal fatto che l'oro fisico è detenuto come garanzia.
Se vuoi approfondire tutti gli ETC presenti sull’oro, ti invito consultare questa pagina dove puoi trovare una lista di quelli che hanno ottenuto le performance migliori.
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