Market Recap Settembre 2023 – Cosa è successo sui mercati?

• Livello: Avanzato  
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Cosa è successo nell’ultimo mese? Cosa dobbiamo aspettarci da qui in avanti? Scopriamolo in questo articolo …

Cosa succede sui mercati

Non giriamoci troppo attorno, settembre è stato un mese negativo per la maggior parte delle asset class. I motivi? Come al solito non è mai un singolo evento che spinge il mercato al rialzo o al ribasso. Ad ogni modo, vediamo quali sono stati i principali driver che hanno avuto un qualche impatto sui listini. Partiamo con la Fed, la Banca Centrale statunitense, che ha deciso di mantenere i tassi d’interesse al 5,25%-5,50%, il livello più alto dal 2001. Nonostante questa pausa, la stretta creditizia sembra però non essere ancora finita, almeno secondo i dati del Dot Plot, con cui i membri del FOMC esprimono le loro aspettative per il futuro andamento della politica monetaria. Nello specifico, le proiezioni segnalano che i tassi potrebbero raggiungere il 5,50% e il 5,75%, il che si tradurrebbe in un ulteriore aumento di un quarto di punto quest’anno. Quello che emerge è quindi che i tassi potrebbero rimanere alti per ancora diverso tempo. Questo solitamente si traduce in un rallentamento dell’economia. Eppure, le prospettive di crescita economica e dell’inflazione che sono state rilasciate sembrano mostrare un’altra storia. La Fed ha infatti raddoppiato le sue stime per il PIL dell’anno in corso. Aumentano anche quelle per il 2024, dall’1,1% all’1,5%. Il FOMC è diventato anche molto più ottimista riguardo al mondo del lavoro, tagliando le proiezioni per il tasso di disoccupazione nei prossimi due anni. Saranno prospettive credibili? In Europa abbiamo invece assistito ad un ulteriore aumento dei tassi di interesse di altri 25 punti base. Il nuovo tasso sui depositi al 4% impostato dalla BCE rappresenta un massimo storico. Le prospettive per l’economia europea sono invece meno incoraggianti di quelle statunitensi, con il vecchio continente che dovrebbe avere una crescita economica annua decisamente più contenuta rispetto a quanto stimato a giugno. L’inflazione dovrebbe indebolirsi fino a raggiungere una media del 3,2% solo nel 2024 e poi del 2,1% nel 2025. Questi dati disegnano uno scenario di possibile stagflazione, con i prezzi in aumento e la crescita economica che scende. Uno dei peggiori scenari che le banche centrali vogliono incontrare. Ma con tutti questi avvenimenti, come avranno reagito i mercati?

I migliori ETF di settembre

Passando ai mercati, settembre, come abbiamo visto, è stato un mese piuttosto brutto per la maggior parte degli indici finanziari. Di seguito un breve recap delle performance dei migliori:

• Dollaro statunitense: +2,4%;
• Bitcoin: +3,7%, con il primo ETF spot su Bitcoin potrebbe essere sempre più vicino.

I peggiori ETF di settembre

Tra i peggiori troviamo invece i principali listini azionari degli indici globali e le obbligazioni. Il calo contemporaneo di queste due asset class mostra come la correlazione inversa che ha contraddistinto storicamente il loro andamento stia sempre di più diminuendo. Ecco un breve recap delle perfomance:

• L’indice S&P500: -4,8%. 
• Mentre il nostro listino italiano, il FTSE MIB, è è diminuito del -2,3%;
• Materie prime, rappresentate dall'indice Bloomberg Commodity, sono in lieve calo nell’ultimo mese -1 %, il petrolio guadagna invece il +10,6%.
• Il mercato azionario cinese (CSI 300) segna un -2,1%. A Pechino sono molte le preoccupazioni sullo stato di salute dell’economia e un possibile dilagare della crisi legata al settore immobiliare del paese.
• Obbligazioni statunitensi lunga scadenza: : -8,2%;
• L’ETF sui mercati azionari globali è in calo del -1,5%;
• I mercati sviluppati: -1,6%;
• L’oro perde -4,7%;
• I mercati emergenti: -0,6%;

I migliori e peggiori settori di settembre

Osservare i settori ci permette di capire come gli investitori si stanno posizionando per cercare di sfruttare al meglio lo scenario economico che si sta delineando. Nello specifico, a settembre sono diversi i settori statunitensi che hanno riportato performance negative. Tra i peggiori troviamo il settore del Real Estate (-7,6%), seguito dalle Utility (-7,2%) e Industrials (-4,7%). In positivo abbiamo solo il settore Energy (+5,5%) e dei Communication Services (+0,3%). Se vuoi avere una panoramica più completa di come si stiano comportando i diversi settori da inizio anno di seguito ti mostro un recap delle performance di quelli statunitensi … ed europei.

Riparte il mercato delle IPO?

Dopo un 2021 spettacolare, negli ultimi due anni sempre meno aziende hanno deciso di quotarsi in borsa. In parte questo rallentamento è dovuto al calo generale del mercato azionario che ha spinto le valutazioni al ribasso. Tuttavia, sono ora in molti a domandarsi se questo trend sia finito. Soprattutto dopo che nell’ultimo mese 3 aziende su cui c’era molta attenzione hanno fatto il loro debutto a Wall Street. Sto parlando di Arm, società britannica che progetta chip, Instacart, società statunitense di consegna di generi alimentari a domicilio e di servizi di acquisto online e di Klaviyo, società che vende software di marketing. Proprio perché si tratta di aziende molto giovani, con alto potenziale di crescita, ma anche molto volatili, la diversificazione, in questo caso, è ancora più fondamentale. Puoi scoprire di più sugli ETF di aziende che si sono da poco quotate qui.

Cosa aspettarci dai prossimi mesi

Partiamo subito con qualche dato statistico. Quando l'indice S&P 500 è in rialzo da inizio anno tra il 10 e il 20% alla fine di settembre, il quarto e ultimo trimestre dell’anno si è chiuso con performance positiva nell’84% dei casi. Sarà così anche quest'anno? Nonostante le prospettive di crescita positive rilasciate dalla Banca Centrale statunitense, i tassi così elevati potrebbero creare non pochi danni all’economia. Situazione diversa nel vecchio continente, dove la Germania, locomotiva d’Europa, continua a faticare. Si entra nel vivo della stagione degli utili di Q3 dove scopriremo da molte aziende se i consumatori hanno continuato a spendere durante il periodo estivo. Ad ora, osservano le proiezioni di Wall Street, gli analisti si aspettano una calo per gli utili di Q3 del -0,2%. Mentre per Q4 la crescita dovrebbe essere del 8,2%. Il trend positivo dovrebbe proseguire anche nel prossimo anno, come possiamo vedere dal grafico seguente. Tuttavia, quando si sceglie di investire facendo un PAC con gli ETF, cosa che noi di justETF consigliamo fortemente, questi fattori di breve periodo dovrebbero toccarci il giusto. Il nostro obiettivo è infatti focalizzarci sul lungo periodo. Se vuoi scoprire come costruire un PAC, ti invito a leggere questo articolo.