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Ecco i temi che tratteremo oggi:
Cosa succede sui mercati
Agosto si chiude in rosso per la maggior parte dei listini sia negli Stati Uniti che nel vecchio continente. Sono tuttavia successi diversi eventi degni di essere analizzati. Dal punto di vista macroeconomico, l’economia dell’Eurozona in Q2 si è lievemente ripresa (+0,3%), dopo due trimestri di crescita praticamente nulla. Si nota invece un calo a sorpresa del PIL in Italia (-0,3%), a causa di una flessione sia nel settore primario sia di quello industriale. Gli Stati Uniti non se la passano meglio con l’agenzia di rating Fitch che ha declassato il debito statunitense dalla AAA (il livello massimo) alla AA+. La decisione è stata presa in seguito alle prolungate discussioni che si sono tenute sul rialzo del tetto del debito, al previsto peggioramento della situazione fiscale nei prossimi tre anni e a causa di un elevato e crescente onere del debito pubblico. Per quanto riguarda l’inflazione, ad agosto le prime stime flash vedono l’indice dei prezzi al consumo dell’Euro Area al 5,3%, cioè lo stesso livello di luglio. Questi dati lasciano le porte aperte a un ulteriore rialzo dei tassi da parte della BCE tra qualche settimana. Sul fronte geopolitico, i titoli bancari italiani risentono della tassa sui profitti eccezionali delle banche che è stata annunciata dal governo italiano. I proventi di questa operazione saranno destinati a finanziare misure come i mutui per la prima casa e le riduzioni fiscali. Si stima che il gettito fiscale per il governo, considerando solo le banche quotate in Borsa, possa aggirarsi intorno ai 2 miliardi di euro. Durante il mese appena concluso si è anche tenuto a Johannesburg, in Sudafrica, il 15° vertice annuale dei leader dell'alleanza BRICS. La novità, arrivata al termine del summit, è stata l’invito ad Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran di unirsi al gruppo. Ora, secondo il presidente brasiliano, il gruppo arriverà a rappresentare il 36% del PIL mondiale e il 46% della popolazione globale. Agosto si è poi concluso con il discorso di Jerome Powell, numero uno della Fed, a Jackson Hole, che ha ribadito che l'inflazione è ancora troppo alta e pertanto rimangono intenzionati ad alzare ulteriormente i tassi, se necessario. Intanto i rendimenti sui titoli di stato a 10 anni statunitense hanno toccato il massimo dal 2007. Ma con tutti questi avvenimenti, come avranno reagito i mercati?I migliori ETF di agosto
Passando ai mercati, agosto, come abbiamo visto, è stato un mese piuttosto brutto per la maggior parte degli indici finanziari. Si salva solo il dollaro. Di seguito un breve recap delle performance:- Dollaro statunitense: +1,74%;
I peggiori ETF di agosto
Tra i peggiori troviamo invece i principali listini degli indici globali, obbligazioni, le materie prime e Bitcoin. Ecco un breve recap delle perfomance:- L’indice S&P500: -1,8%. Con questo dato negativo, si interrompe il trend di 5 rialzi mensili di fila consecutivi. La serie più lunga da quando abbiamo visto sette mesi consecutivi in verde da febbraio ad agosto 2021.
- Mentre il nostro listino italiano, il FTSE MIB, è è diminuito del -2,7%;
- Materie prime, rappresentate dall'indice Bloomberg Commodity, sono in calo nell’ultimo mese del -1%, il petrolio guadagna invece il +2,2%.
- Il mercato azionario cinese (CSI 300) segna un -6,2%. A Pechino sono molte le preoccupazioni sullo stato di salute dell’economia e un possibile dilagare della crisi legata al settore immobiliare del paese.
- Obbligazioni statunitensi lunga scadenza: : -3,4%;
- Bitcoin: -11,3%
- L’ETF sui mercati azionari globali è in calo del -0,6%;;
- I mercati sviluppati: -0,5%;
- L’oro perde -1,3%;
- I mercati emergenti: -4,3%;
I migliori e peggiori settori di agosto
Osservare i settori ci permette di capire come gli investitori si stanno posizionando per cercare di sfruttare al meglio lo scenario economico che si sta delineando. Nello specifico, ad agosto sono diversi i settori statunitensi che hanno riportato performance negative. Tra i peggiori troviamo il settore Utilities (-6,6%), seguito dalle aziende legate ai beni di prima necessità (-3,8%) e Real Estate (-3,0%). In positivo abbiamo solo il settore Energy (+1,3%). Nonostante questi cali, va però notato che la volatilità, misurata dall’indice VIX, non è aumentata ed è invece rimasta a valori che indicano estrema tranquillità. Se vuoi avere una panoramica più completa di come si stiano comportando i diversi settori da inizio anno di seguito ti mostro un recap delle performance di quelli statunitensi …Fonte: justETF Research
Fonte: justETF Research
ed europei.
Fonte: justETF Research
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