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Cosa ci si può aspettare da questo articolo
Che cosa è una recessione?
Una recessione è un periodo di contrazione economica caratterizzato da un calo significativo e diffuso dell'attività economica. Tecnicamente, una recessione è spesso definita come due trimestri consecutivi di calo del Prodotto Interno Lordo (PIL), ma questa definizione può variare a seconda delle circostanze e delle istituzioni economiche che analizzano la situazione. Durante una recessione, si verificano tipicamente diversi fenomeni economici negativi, tra cui:- Riduzione del PIL: Il PIL, che misura il valore totale dei beni e servizi prodotti in un'economia, diminuisce.
- Aumento della disoccupazione: Le aziende riducono la produzione e i servizi offerti, portando a licenziamenti e aumento della disoccupazione.
- Calo dei consumi e degli investimenti: Con meno fiducia nel futuro economico, i consumatori riducono le spese, e le aziende tagliano gli investimenti.
- Diminuzione dei profitti aziendali: La riduzione della domanda porta a una diminuzione dei ricavi per le imprese.
- Aumento del rischio di fallimenti aziendali: Le aziende, specialmente quelle più deboli o con elevati livelli di debito, possono non sopravvivere alla contrazione economica.
Le 12 Recessioni dal 1945
Queste recessioni hanno variato in durata e gravità. Alcune delle più rilevanti includono:- Recessione del 1949: Breve e moderata, si verificò in un periodo di transizione postbellica.
- Recessione del 1953: Innescata dalla fine della guerra di Corea e dall'aumento dei tassi di interesse.
- Recessione del 1973-1975: Prodotta dallo shock petrolifero e dall'inflazione elevata.
- Recessione del 1980-1982: Due recessioni ravvicinate dovute a politiche monetarie restrittive per combattere l'inflazione alta.
- Recessione del 2008-2009: Nota come la Grande Recessione, causata dalla crisi finanziaria globale derivante dal crollo del mercato immobiliare.
Le Tre Recessioni del 21° Secolo
Nel 21° secolo, ci sono state tre recessioni significative:- Recessione del 2001: Causata dallo scoppio della bolla delle dot-com, unito agli effetti degli attacchi dell'11 settembre.
- Grande Recessione (2007-2009): Innescata dalla crisi dei mutui subprime e dalla conseguente crisi finanziaria globale. È stata la recessione più profonda e lunga dalla Grande Depressione.
- Recessione del 2020: Causata dalla pandemia di COVID-19, è stata breve ma estremamente severa, con un impatto immediato e diffuso sull'economia globale.
Azioni e recessioni
Storicamente, l’indice S&P 500 ha registrato un calo medio del 29% durante le recessioni dal 1945. Questo dato riflette il modo in cui il mercato azionario tende a prezzare anticipatamente la contrazione economica, reagendo spesso prima che la recessione sia ufficialmente dichiarata. Per riportare alcuni esempi, nella Grande Recessione del 2008-2009, l'S&P 500 ha perso quasi il 40% del suo valore prima di rimbalzare del 23% nel 2009. Durante la recessione causata dalla pandemia nel 2020, l'S&P 500 è sceso del 34% nel giro di poche settimane, per poi recuperare e chiudere l'anno con un guadagno di oltre il 16%.Rendimenti S&P 500 nei periodi recessivi
Fonte: TRUIST AIG, FactSet, NBER; 2024
Tuttavia, in media, il mercato azionario raggiunge il suo minimo circa quattro mesi prima della fine di una recessione. Questo significa che gli investitori che acquistano vicino ai minimi storici durante una recessione possono spesso trarre vantaggio dalla ripresa del mercato.
Questo accade perché il mercato azionario è noto per essere un "meccanismo di sconto" (o "discounting mechanism"), il che significa che i prezzi delle azioni riflettono anticipazioni e aspettative su eventi futuri piuttosto che solo la situazione attuale. Gli investitori, in sostanza, prendono decisioni di acquisto e vendita basate su ciò che si aspettano che accada nei mesi o anni a venire, piuttosto che esclusivamente sui dati attuali o passati. Questa caratteristica rende il mercato azionario intrinsecamente "forward-looking" (orientato al futuro).
Va considerato però che le azioni non sono tutte uguali e non tutti i settori reagiscono allo stesso modo durante le recessioni.
In periodi di crisi economica, ci sono alcuni settori che tendono a essere più resilienti rispetto ad altri, grazie alla natura dei beni e servizi che offrono. Tra questi, i Beni di Consumo Primari, la Sanità e le Utility sono tre settori che generalmente si comportano meglio durante le recessioni.
Il settore dei Beni di Consumo Primari include aziende che producono e distribuiscono beni essenziali come cibo, bevande, prodotti per la casa e per la cura personale. Questi beni sono considerati indispensabili, quindi la loro domanda rimane relativamente stabile anche durante le recessioni, quando i consumatori tendono a tagliare le spese su beni meno necessari.
Il settore della Sanità comprende aziende che offrono prodotti e servizi medici, farmaceutici e biotecnologici. La domanda di assistenza sanitaria è meno influenzata dai cicli economici, poiché le persone necessitano di cure mediche indipendentemente dalle condizioni economiche. Questo rende il settore sanitario particolarmente resistente durante le fasi di recessione.
Infine, le Utility forniscono servizi essenziali come elettricità, gas e acqua. La domanda per questi servizi è altamente inelastica, il che significa che non varia significativamente con le fluttuazioni economiche. Anche in tempi di crisi, i consumatori continuano a utilizzare questi servizi, garantendo una fonte di reddito stabile per le aziende del settore.
Considerando però anche l'altro lato della medaglia, va detto che la crescita di questo settore può risultare più contenuta rispetto ad altri, complice la presenza di contratti fissi e normative che limitano la flessibilità di espansione o di aumento dei prezzi.
Non solo azioni - Asset class e recessioni
Durante una recessione, infatti, le azioni sono generalmente considerate uno dei peggiori investimenti da detenere. Questo perché, come abbiamo visto, le recessioni sono caratterizzate da un calo dell'attività economica, che porta a un indebolimento della crescita dei ricavi e degli utili delle aziende. Quando le performance aziendali sono meno favorevoli, i prezzi delle azioni tendono a risentirne negativamente, riflettendo il peggioramento delle aspettative del mercato. Al contrario, i titoli obbligazionari core hanno storicamente dimostrato di comportarsi bene durante le recessioni. Questi strumenti offrono una maggiore stabilità rispetto alle azioni, poiché tendono a essere meno volatili e a fornire un flusso di reddito più sicuro. Possedere obbligazioni core in tutte le fasi del ciclo economico, e in particolare durante un rallentamento economico, può aiutare gli investitori a preservare il capitale e a ridurre il rischio complessivo del portafoglio. Tuttavia, è importante notare che gli asset più rischiosi, come le azioni, tendono a sovraperformare nella seconda metà di una recessione e durante la fase di espansione economica. In queste fasi, l'economia inizia a mostrare segni di ripresa, la fiducia degli investitori aumenta e i prezzi delle azioni cominciano a salire, riflettendo le aspettative di una ripresa della crescita aziendale e dei profitti.Andamento Asset Class durante fasi del ciclo economico
Fonte:PIMCO, FRED, Bloomberg, NBER US Business Cycles; 2024